SQL2005 – Rimuovere la funzionalità FullText da un istanza di SQL Server su cluster

Durante l’installazione di una nuova istanza di SQL Server 2005 in un cluster, effettuata da interfaccia grafica, viene automaticamente aggiunto anche il servizio FullText; capita spesso però che tale funzionalità non viene mai utilizzata con il servizio continuamente online, e che in determinati casi può diventare una possibile fonte di Failover.

In queste situazione quindi può diventare opportuno rimuovere il FullText, operazione che però non è possibile fare dalle varie opzioni dell’interfaccia di installazione, per cui si rende necessario usare il setup specificando un’opportuna serie di parametri; vediamo quindi la command line necessaria per effettuare una corretta rimozione.

Sebbene i Books Online e altre documentazioni illustrino in modo corretto le varie opzioni di setup da Command Prompt, non sempre risultano di facile interpretazione ed inoltre spesso risulta difficile trovare la combinazione giusta per soluzioni che non riportate negli esempi disponibili. In questo caso l’avere a disposizione un ambiente di test permette di verificare la correttezza della informazioni applicate prima di passare ad operare sull’ambiente di produzione; nel mio caso l’avere a disposizione un ambiente di test virtuale con Undo Disks/Snapshots permette di tornare facilmente alla situazione di partenza nel caso di fallimenti o corruzioni dell’installazione, senza la necessità di rifare tutto ogni volta, mentre verifico la correttezza delle combinazioni.

per cui, partendo da un command prompt abbiamo …

start /wait D:\servers\setup.exe /qb VS=SQL2005X64 INSTANCENAME=MSSQLSERVER REMOVE=SQL_FullText GROUP="SQL2005" IP="10.10.10.80,Public" ADMINPASSWORD="xxxxxx" INSTALLSQLDIR="C:\Program Files\Microsoft SQL Server" INSTALLSQLDATADIR="H:\Microsoft SQL Server\MSSQL.1\MSSQL\Data" SQLACCOUNT="DOM\sqlsvc" SQLPASSWORD="xxxxx" AGTACCOUNT="DOM\sqlsvc" AGTPASSWORD=”xxxxx” SQLBROWSERACCOUNT="DOM\sqlsvc" SQLBROWSERPASSWORD="xxxx" SQLCLUSTERGROUP="DOM\CLUSTER" AGTCLUSTERGROUP="DOM\CLUSTER" FTSCLUSTERGROUP="DOM\CLUSTER" ADDNODE=W2008NODE1,W2008NODE2

Vediamo ora nel dettaglio i vari elementi in grassetto:

  • D:\servers\setup.exe indica il percorso del SETUP.EXE, in questo caso la directory server del DVD di installazione
  • /qb è un parametro del setup che indica una sorta di modalità silent visualizzando una minima serie di schermate durante l’installazione
  • VS è il nome del virtual server (Network Name) SQL dal quale si vuole rimuovere il FullText
  • INSTANCENAME è il nome dell’istanza SQL Server da modificare. MSSQLSERVER identifica quella di default, in caso contrario occorre inserire il nome opportuno
  • REMOVE permette di specificare quale componente si desidera rimuovere; è case sensitive quindi p necessario scriverlo come è riportato nella command line illustrata
  • GROUP rappresenta il gruppo del cluster all’interno del quale si trova l’istanza da modificare.
  • IP deve contenere l’indirizzo IP già configurato per l’istanza seguito dal nome dell’interfaccia di rete, separati dalla virgola
  • ADMINPASSWORD è la password dell’account utente (con privilegi di amministratore locale ai nodi) che si sta utilizzando per l’installazione
  • INSTALLSQLDIR serve per specificare il percorso di installazione predefinito dei file dell’installazione. E’ la directory al di sotto della quale poi si trovano la 80, 90 e le direcotry delle istanze MSSQL.X
  • INSTALLSQLDATADIR è la directory predefinita per i dati, deve contenere il percorso completo alla directory DATA
  • SQLACCOUNT, AGTACCOUNT, SQLBROWSERACCOUNT permettono di specificare gli account di servizio rispettivamente per SQL Server, l’ Agent ed il servizio Browser
  • SQLPASSWORD, AGTPASSWORD, SQLBROWSERPASSWORD  servono per specificare le password degli account visti al punto precedente
  • SQLCLUSTERGROUP, AGTCLUSTERGROUP, FTSCLUSTERGROUP sono usati per specificare il gruppo (o i gruppi di sicurezza); devono essere gli stessi che sono stati usati durante la precedente installazione
  • ADDNODE contiente l’elenco dei nodi che sono possibili owner dell’istanza SQL Server
NOTA: nei parametri specificati nella riga di comando riportata sopra quelli che sono racchiusi tra doppi apici devono rimanere in quel formato, altrimenti il programma di setup restituisce errori
Il setup in questo caso rimuove solamente della componenti per cui alla fine della procedura non è necessario riapplicare Service Pack o Cumulative Update già presenti

 

Mauro Munzi
Senior Support Engineer
Microsoft Enterprise SQL Support