Il giro del fumo.

 

In questi giorni di lavoro poco prima della pausa estiva (che per me sarà brevissima – mi rifarò più avanti), più volte mi è capitato di dover spiegare ad un project manager del mio cliente il processo generale di deployment di Windows con System Center Configuration Manager 2007. La cosa non mi ha stupito, lui fa il PM e in teoria non deve sapere più di tanto di cose tecniche; tuttavia mi sono trovato a riflettere. Più gli spiegavo e più vedevo che spesso la confusione era dovuta a terminologia sbagliata, al fatto di chiamare la stessa cosa con due nomi diversi, confondere i prodotti, le soluzioni, i concetti. E un po’ mi sono stupito; in fin dei conti, mi sono detto, lui ha steso il piano di progetto assieme al nostro PM, ha validato il documento di Vision (dove viene descritto quello che andremo a fare), ha dato parere positivo per acquistare la soluzione… ma non l’ha capita ancora? Mi sono chiesto: è normale tutto questo? Non so se è  normale ma ritengo che sia una situazione molto diffusa.

Un tecnico, architetto, consulente, può complicarsi la vita (sua e dei clienti) citando acronimi e sigle di prodotti senza capire fino in fondo la relazione che li lega genereremo tanta confusione e incertezza. Questo però si può superare con la preparazione, l’esperienza e lo studio.

Ancora peggio secondo me è avere un tecnico preparato che insiste in citazioni autoreferenzianti e tecnicismi fini a se stessi. In altre parole parla una lingua nota solo ai suoi simili (e non al cliente). Questo è molto più difficile da superare.

Tendiamo ad esaltare come un “guru” una persona che ha dato una spiegazione dettagliatissima della quale abbiamo interpretato solo il 20%. Il vero guru è quello che riesce a spiegartela tutta con parole tue.

Dovremmo evitare di parlare un linguaggio che solo noi siamo in grado di interpretare. Dovremmo provare invece a parlare non per sigle ma per concetti, facendo paragoni e metafore per agevolare il passaggio tra il prodotto (di per se complesso) e la soluzione, che deve parlare il linguaggio del cliente.

Perchè questa lunga (ma spero non noiosa) introduzione?

  • Vi siete chiesti perchè per installare e configurare Windows nelle grandi  aziende la soluzione Microsoft è fatta di  3 sigle e un’equazione ( SCCM + MDT = ZTI)?
  • Fate fatica a capire perchè oltre a Windows c’è anche WinPE?
  • Se vi dicono immagine master, immagine core, reference machine e build sapreste indicare a cosa si riferiscono? Una è di troppo?

La riposta a queste (e altre) domande proverò a darla con parole vostre in una serie di articoli sulla tematica dell’installazione di Windows che ho pensato di chiamare “Il giro del fumo”. Perchè prima di usarlo voglio capire, a spanne, come funziona.

Appuntamento per dopo ferragosto!

Ale