Microsot Deployment: il giro del fumo

Prendo spunto da una chat di sabato scorso con  Francesco di Verona (era questo il nome? scusa ma l'ho scordato..) che mi chiedeva lumi su come catturare l'immagine di Vista e metterla sul suo server BDD (o MDT, non ricordo.. ma è lo stesso, MDT è l'evoluzione di BDD che andrà a sparire). L'errore commesso era di creare l'immagine a mano (installando sistema operativo, patch, applicazioni) e poi cercare di catturarla con un CD di WinPE "nativo". Ovviamente il processo di creazione di una build con MDT/BDD non è questo (a parte che mi diceva di metterci 2,5 ore quando, una volta creato, per deployare correttamente un master ci metto mediamente 3/4 d'ora). Ma la cosa mi ha fatto riflettere; in effetti se si parte dalla documentazione ufficiale, devo ammetterlo, non è semplice capire subito come muoversi; e il rischio di mollare il colpo e tornare al vecchio metodo della proliferazione delle immagini e altro.

Allora mi sono chiesto: perchè non sintetizzare qual'è il "giro del fumo"? Tradotto in linguaggio corrente, quali sono le macro-fasi della creazione e distribuzione di un immagine con MDT? Ne avevo in realtà parlato in un vecchio post, a proposito della (a mio parere) brutta abituine di "ghostare" l'immagine master per poi poterla rigenerare più facilmente. Ma svolgiamo il tema...

PRIMA MACRO FASE

Generazione automatizzata della REFERENCE MACHINE (master) tramite l'installazione unattended di Windows e delle applicazione che devono far parte dell'immagine

  1. Aggiungo un "sistema operativo" passandogli il file INSTALL.WIM dal DVD di Vista (o Windows 2008); lo chiamo "Vista OS";
  2. Creo un Task Sequence chiamato "INSTALLAZIONE MASTER" e gli passo come SISTEMA OPERATIVO da usare "VISTA OS";
  3. Carico nei DRIVER i driver eventualmente necessari per il primo Hardware che devo insttallare;
  4. Creo un'application, per esempio "Office", con i binari di installazione di office configurati con la riga di comando per l'installazione unattended;
  5. Nel task sequence "INSTALLAZIONE MASTER" aggiungo un task che, al momento opportuno, mi installa l'applicazione "Office"
  6. Creo l'INSTALLATION CD (si crea automaticamente una iso partendo da un comando in un menu della BDD); lo masterizzo e faccio il BOOT sul PC che ho deciso di installare: seguo il menu interattivo e installo automaticamente la REFERENCE MACHINE (Vista, Office)

SECONDA MACRO FASE

Cattura della reference machine

  1. Creo il CAPTURE CD (vedi punto 6 precedente)
  2. Metto il CAPTURE CD sul PC della REFERENCE MACHINE appena installato, parte con Autostart e seguo il menu interattivo per decidere dove (in rete) andare a salvare il disco C:\ della REFERENCE MACHINE in un file formato WIM (es: MASTER.WIM)
  3. Appena clicco FINISH, il PC si riavvia, riparte facendo BOOT con il CD ancora installato e va a creare il file MASTER.WIM nel file server indicato precedentemente; l'immagin WIM creata è un'immagine "sysprepapta" di Vista, pronta per essere deployata tutte le volte che vogliamo

TERZA MACRO FASE

Creazione della build da deployare: una con Visio e una con PowerPoint

  1. Aggiungo al workbench di MDT un sistema operativo basato sul file MASTER.WIM e lo chiamo "MASTER"
  2. Creo due Task Sequence chiama "INSTALLAZIONE BUILD con VISIO" e "INSTALLAZIONE BUILD con POWERPOINT" e gli passo come SISTEMA OPERATIVO da usare "MASTER" (ad entrambi, la base è la stessa)
  3. Creo due applicazioni aggiuntive, "Visio" e "PowerPoint", con i binari di installazione di office configurati con la riga di comando per l'installazione unattended;
  4. Associo ai rispettivi task sequence le applicazioni "Visio" e "Powerpoin"
  5. Faccio il boot con l'installation CD e decido qule build installare: quella con Visio o quella con PowerPoint

Il gioco è fatto. Riuscite a vedere il vantaggi? Non si smanetta più ogni volta che c'è da fare una modifica alla build; si aggiungono e tolgono pezzi, un vero sistema MODULARE. Riprendo quello che avevo scritto nel post sopra citato:

Il processo di deploy di Windows ha raggiunto ormai una maturità tale da poter essere gestito interamente come un processo controllato in tutto e per tutto; gli strumenti ci sono e funzionano, l'importante è ricordarsi una regola fondamentale: investire nello sviluppo e nell'automazione di un processo permetterà di risparmiare tempo e denaro nelle operations di tutti i giorni. Come la famosa pubblicità... NON HA PREZZO :-)

image